 
            Mostra del Cinema di Venezia 2025: la guida definitiva agli occhiali da sole sul red carpet
Quando la Mostra del Cinema di Venezia srotola il suo tappeto rosso, il mondo guarda. Ma quest'anno, tra il 27 agosto e il 6 settembre, l'attenzione si è leggermente spostata. Certo, il cinema era ancora il re, ma su quell'unico palcoscenico del Lido - con le star che arrivavano in taxi d'acqua sotto il sole cocente dell'Italia - gli occhiali da sole non erano più solo un accessorio. Sono diventati il manifesto di ogni star, il barometro per misurare le tendenze del momento e, ammettiamolo, l'arma definitiva per evitare i controlli dei paparazzi. Dietro a molti dei momenti più iconici c'era Thélios, il braccio ottico del gigante dell'ottica LVMH, che ha fatto da sponsor ufficiale e da maestro di cerimonia. Con una costellazione di star tra cui Cate Blanchett, George Clooney, Julia Roberts ed Emily Blunt, gli occhiali scelti hanno suscitato un dibattito pari a quello dei film stessi.

| Il marchio | Celebrità | Nome del modello / Descrizione dello stile | Tendenza chiave rappresentata | 
| Celine | Emily Blunt | Triomphe CL40194U (Acetato nero) | Nostalgia (Ovale moderno) | 
| Celine | Georgina Rodriguez | Triomphe CL40194U (Acetato nero) | Influencer Glamour | 
| Fendi | Adam Sandler | Selleria FE40191I | Artigianato maschile | 
| Fendi | Noomi Rapace | Fendi First FE40099I | Dichiarazione architettonica | 
| Bvlgari | Zara Martin | Serpenti Forever BV40059U | Massimalismo (ispirato ai gioielli) | 
| Bvlgari | Katie Degas | Tubogas BV40056U | Rinascita dell'eredità | 
| Stella McCartney | Cate Blanchett | Quadrato oversize in acetato | Lusso consapevole | 
| Loewe | Maria Borges | Anagramma LW40175U | Avanguardia / Scultura | 
| Barton Perreira | Lena Perminova | N/A (Acetato classico) | Lusso tranquillo / Insider Chic | 
| TAG Heuer | Álvaro de Luna | Mini Vingt-Sept | Prestazioni sportive | 
| Vuarnet | William Goodge | Belvedere | Patrimonio alpino | 
| Dior | Greta Lee | N/A (Acetato da donna) | Eleganza senza tempo | 
La nuova icona: il Triomphe di Celine al centro della scena

Ogni festival ha un pezzo forte. Quello che si vede più e più volte finché non diventa un'icona istantanea. Quest'anno è toccato agli occhiali Triomphe CL40194U di Celine. Sono diventati l'oggetto del desiderio al Lido, visti su pesi massimi dello stile come l'attrice Emily Blunt e la mega-influencer Georgina Rodriguez, proiettando il modello verso la celebrità. Ma qual è il suo segreto? È una masterclass di design. La forma ovale, chiara strizzata d'occhio alla nostalgia degli anni '90, è assolutamente contemporanea grazie all'acetato lucido e arrotondato che le conferisce corpo e presenza. E poi c'è il dettaglio chiave: il logo Triomphe in metallo dorato sulle aste. Non è un logo che grida, è un logo che afferma, un timbro di lusso raffinato e riconoscibile.

È stato affascinante vedere come hanno lavorato in contesti così diversi. Emily Blunt, nel bel mezzo della promozione di The Smashing Machine, ha proiettato un'immagine rilassata da star del cinema, un glamour naturale perfetto per la vita quotidiana veneziana. Georgina Rodriguez, invece, le ha cementate come simbolo di potere nel mondo dell'alta moda e dei social media, dove la visibilità è tutto. E cosa ci dice il fatto che due profili così diversi scelgano esattamente la stessa montatura? Ci dice dell'incredibile versatilità del suo design. Il Triomphe è in grado di completare sia un look classico e sofisticato sia un look audace e all'avanguardia. Ed è proprio questo doppio gioco che lo rende un pezzo da investimento, destinato a durare oltre le mode passeggere.
La dualità di Fendi: artigianato romano e glamour moderno
A Venezia Fendi ha giocato su due tavoli, e lo ha fatto brillantemente. Da un lato, ci ha ricordato la sua anima artigianale con la linea maschile Selleria; dall'altro, ha liberato il suo lato più audace e femminile con le sue collezioni d'avanguardia.
L'artigiano: Selleria di Adam Sandler

Adam Sandler, in città per presentare Jay Kelly, è stato l'incarnazione del lusso sobrio con la Selleria Fendi FE40191I. La sua scelta è stata un cenno diretto alle radici romane della pelletteria di Fendi, dove le macro cuciture a mano sono il vero status symbol. Indossandoli, Sandler non ha indossato solo un paio di occhiali, ma un pezzo del patrimonio del marchio, dimostrando che il vero lusso non ha sempre bisogno di un logo.
La diva: Noomi Rapace e Maria Borges
 
         
E nell'altro angolo del ring, il glamour senza complessi. Le attrici Noomi Rapace, che indossava Fendi First, e Maria Borges, che indossava Fendi First Crystals, hanno incarnato il lato più audace del marchio. Questi occhiali non sono un accessorio, ma un pezzo forte. Con le loro linee architettoniche e, nel caso della Borges, gli opulenti intarsi di cristallo, sono una dichiarazione di intenti, pensati per far girare la testa sul red carpet. Fendi ha fatto un colpo da maestro. Invece di distribuire i suoi prodotti a caso, ha assegnato collezioni specifiche a personalità che simboleggiano i suoi valori. Selleria per l'uomo che apprezza la storia e l'artigianato. E le collezioni più audaci per la donna che usa la moda per esprimersi senza paura. Il risultato: una comunicazione perfetta dei due pilastri della sua identità.
I gioielli Bvlgari sul Red Carpet: le collezioni Serpenti e Tubogas
La strategia di Bvlgari è stata semplice e brillante: non produciamo occhiali, ma vestiamo gli occhi con i gioielli. Il marchio stesso lo posiziona come tale, come naturale estensione della sua eredità di grande gioielliere romano.
L'iconico Serpenti

La star assoluta della mostra è stata, ovviamente, la collezione Serpenti. Il serpente più famoso della moda si è arrotolato intorno alle tempie di influencer dell'eyewear come Zara Martin, trasformando una montatura in un pezzo di alta gioielleria immediatamente riconoscibile. È il potere di un'icona.
L'eredità di Tubogas

La maison ha anche reso omaggio a un'altra delle sue tecniche leggendarie con la collezione Tubogas, vista sulla modella Katie Degas. La struttura a spirale, prodigio tecnico dell'oreficeria, è stata tradotta in occhiali che evocano il patrimonio e il lusso sofisticato. La scelta di Bvlgari di affidarsi a modelle e influencer rivela una strategia accorta. Sanno che per molti i gioielli Bvlgari sono un sogno lontano. Ma gli occhiali da sole Serpenti sono un invito a entrare nel loro universo, un modo accessibile per possedere un pezzo di questa eredità. E non c'è scenario migliore del glamour di Venezia per presentare questa "aspirazione accessibile" e per entrare in contatto con un pubblico più giovane.
Il contingente del lusso silenzioso: Barton Perreira e Stella McCartney
Mentre alcuni gridavano con loghi e bling, altri sussurravano con artigianalità e consapevolezza. Una potente controcorrente ha fatto sentire la sua presenza a Venezia, sostenendo un lusso che valorizza la qualità e i principi piuttosto che l'ostentazione.
Barton Perreira: la scelta degli iniziati

Barton Perreira è la definizione del lusso californiano: rilassato all'esterno, impeccabile all'interno. Il marchio è quasi un segreto aperto tra gli intenditori, che apprezzano la sua ossessione per il fatto a mano in Giappone e l'uso di materiali pregiati. Vederlo addosso a personaggi della moda come Lena Perminova ne conferma lo status: è il marchio per chi non ha bisogno di un logo per dire cosa è buono.
Stella McCartney: Sofisticatezza sostenibile

Il fatto che Cate Blanchett, attrice nota per la sua eleganza ponderata e per il riutilizzo degli abiti sul red carpet, abbia scelto Stella McCartney non è un caso. È stata una dichiarazione di principio. Stella è la pioniera del lusso consapevole e la Blanchett è l'ambasciatrice perfetta di questo messaggio. Lo stile degli occhiali, un acetato oversize dal taglio classico, rafforza l'idea di un'eleganza che dura nel tempo, una filosofia che va oltre il fast fashion. È la prova cheil "lusso silenzioso" sta guadagnando terreno e che la storia dietro un prodotto è importante quanto il suo aspetto.
Avanguardia e atletica: Loewe, TAG Heuer e Vuarnet
Il festival ha anche aperto le porte ai "ribelli": marchi che stanno rompendo gli schemi del design degli occhiali di lusso, sia attraverso l'arte che attraverso il patrimonio sportivo.
Loewe: Arte da indossare

Sotto la guida di Jonathan Anderson, gli occhiali Loewe non sono per tutti. Sono per coloro che capiscono che la moda può essere un atto. Le montature scultoree indossate dalla modella Maria Borges sfumano il confine tra un accessorio e un oggetto d'arte. Non sono occhiali che si indossano, ma occhiali che vestono l'utente e che tracciano l'intero look.
TAG Heuer e Vuarnet: performance e stile
Due marchi con profonde radici nel mondo dello sport hanno partecipato alla festa di gala, dimostrando che tecnica e stile possono andare di pari passo. TAG Heuer, nel suo atteso ritorno nel mondo dell'ottica, ha sfoggiato la precisione svizzera e materiali innovativi. Vuarnet, invece, con il suo patrimonio alpino e le sue leggendarie lenti minerali, ha riaffermato il suo status di culto. Cosa significa tutto questo? Che il "lusso" non è più solo estetica. Le persone vogliono cose che funzionino, che abbiano una storia reale e una durata che superi la prova del tempo. La credibilità tecnica è il nuovo capitale di un marchio.
L'eleganza perenne di Dior
In mezzo a una tempesta di tendenze, Dior è rimasto l'ancora dell'eleganza senza tempo. Mentre altri sperimentavano, la maison francese si è riaffermata come fornitore ufficiale di glamour femminile e cinematografico, come testimoniano attrici come Greta Lee. La strategia di Dior è la coerenza. Si posiziona come la scelta infallibile per la raffinatezza che non passa mai di moda, lo chic parigino al suo meglio. In un mercato saturo, ci sarà sempre un posto per i classici perfetti, e Dior ne è il custode.
Sintesi: decodificare le tendenze chiave dell'occhialeria veneziana nel 2025
Cosa abbiamo imparato da questa sfilata? Venezia ci ha fornito una chiara mappa di ciò che accadrà nel mondo dell'ottica. In primo luogo, l'acetato con carattere è tornato ad essere un elemento di riferimento. Le silhouette nostalgiche, come l'ovale, vengono reinventate con spessori più audaci e una presenza più forte, relegando il delicato minimalismo degli anni passati. In secondo luogo, la grande battaglia del lusso: sussurrare o gridare? Il festival lo ha chiarito: non c'è una sola risposta. Il massimalismo di Bvlgari, con i suoi occhiali-gioiello, convive perfettamente con il "lusso silenzioso" di Barton Perreira e l'eleganza consapevole di Stella McCartney. Esiste un mercato sia per l'audace espressione di sé che per la sobria raffinatezza. Infine, la tecnologia è il nuovo sexy. Marchi dal DNA sportivo come TAG Heuer e Vuarnet stanno ridefinendo il lusso. Il consumatore di oggi apprezza l'innovazione, la funzionalità e un patrimonio autentico tanto quanto il design. In breve, il lusso non è più solo una cosa. L'eleganza senza tempo, l'artigianalità, il massimalismo e le prestazioni tecniche sono tutte valide espressioni di stile. Sono queste le conversazioni che senza dubbio influenzeranno i nostri acquisti nell'anno a venire.
 
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